ASCOLI PICENO
Ha origini antichissime, il suo passato plurimillenario (esisteva prima di Roma ) é tutto scritto nei resti , nelle testimonianze rimaste a sfidare i secoli, tuttora visibili e visitabili . Esistono le costruzioni come le grotte dell’Annunziata ,i resti di un tempio pagano , inseriti nella Chiesa di S. Gregorio, la Porta Gemina (I sec. a.c. ) il ponte Augusteo (tuttora transitabile ed efficiente) , il teatro Romano giunti fino ai giorni nostri. Perché la caratteristica di Ascoli Piceno è quella di essere un autentico museo all’aperto, che comprende gli stili delle varie epoche,dove la presenza é suggestiva ed i ncredibile e copre tutto l’arco di tempo che va dal Medio Evo al Rinascimento. Il tessuto urbanistico é passato dall’organizzazione romana a quella medioevale e questo passaggio é presente nelle sue piazze, come quella del Popolo -ritenute una delle più armoniche e spettacolari d’Europa- o dell’Arengo, nelle sue vie strette e contorte chiamate Rue, nelle sue porte , come vedremo, danno anche i nomi ai Sestieri della Quintana , nelle sue monumentalità come i templi (S. Francesco,Cattedrale, Battistero, SS. Vincenzo e Anastasio, S. Vittore, S. Maria Intervineas) o Palazzi (dei Capitani, dell’Arengo, Malaspina) sempre solo per fare qualche esempio, o nelle sue Torri (non per nulla Ascoli è chiamata la città delle Cento Torri). La giostra della Quintana é una gara di abilità e destrezza nella quale si cimentano per la conquista del Palio, sei cavalieri, ciascuno rappresentante,un Sestiere cittadino, come nell’antica suddivisione urbanistica. Ricordate questi nomi dei Sestieri, che sono alla base dell’acceso agonismo che infervora gli ascolani: Piazzarola, Porta Maggiore, Porta Romana, Porta Solestà, Porta Tufilla, Sant’Emidio. Le Giostre furono un prodotto del feudalesimo e della cavalleria, e si riallacciano, per ciò che riguarda il fine di esercitarsi nell’arte militare, ai giochi guerreschi propri di quasi tutti i popoli Dal mare sono pervenute testimonianze importanti del passato, esse vengono custodite nel Museo Ittico, Museo delle Anfore, Museo Palanteologico.