Chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco, inizialmente dedicata a San Ludovico, fu fondata nel 1326, sotto Roberto d'Angiò, dal conventuale civitellese Fra' Guglielmo, eminente personaggio della famiglia De Savola, vescovo di Alba e poi arcivescovo di Brindisi e di Benevento. Per oltre trecento anni il convento è, per Civitella, un centro di incisiva promozione religiosa e culturale di cui beneficiarono diverse generazioni di cittadini. Infatti proprio grazie al monastero molti uomini sia chierici che laici impararono a leggere e a scrivere. Nel corso dei secoli il complesso subì varie soppressioni, finché, nel 1866 per effetto di un decreto di Vittorio Emanuele II, i conventuali dovettero abbandonarlo. La facciata, che conserva ancora oggi le caratteristiche originarie, di stile gotico-romanico, è caratterizzata dal rosone trecentesco in pietra con cornice intagliata proveniente, secondo la tradizione, dalla chiesa di San Francesco di Campli. Nell'interno, rielaborato in stile barocco, a navata unica, si conserva un bellissimo coro in noce, con colonnine tortili, del Quattrocento, e al di là del presbiterio si trova l'originaria abside a pianta quadrata dalla volta a crociera e costoni gotici impostati su capitelli decorati con il motivo a foglie ripiegate, mentre per il resto la chiesa presenta decorazioni e stucchi settecenteschi. Parte degli arredi furono trasferiti nel 1924 in Santa Maria dei Lumi e un crocifisso d'argento in San Lorenzo. La chiesa di S. Francesco ha subito nuove ristrutturazioni a partire dai primi anni del XXI secolo. Questi lavori non hanno in alcun modo alterato o modificato l'antico splendore della chiesa ma, al contrario, le hanno ridato una nuova vitalità e hanno permesso di riprendere a celebrare la messa dopo diversi anni.